Personaggi di Genazzano
Fra Mariano da Genazzano
Mariano Da Genazzano (Genazzano, 1412 – Sessa, 1498) è stato un predicatore italiano.
Appartenente all’ordine degli Agostiniani, di cui fu anche priore generale, Mariano da Genazzano, insieme al confratello Aurelio Brandolini, era considerato tra i più brillanti predicatori del tempo, e, per eloquenza ed erudizione, ammirato anche dal Poliziano. Legato alla congregazione del Lecceto a partire del 1482, fu un esponente della riforma degli osservanti che in seno all’ordine preconizzava un ritorno alla rigorosa osservanza della regola ed alla devozione al bene comune, fuggendo l’ambizione e la distinzione individuale attraverso la preghiera, la pratica liturgica e la predicazione. In quanto vicario generale dell’ordine, all’epoca del Savonarola, si schierò a Firenze dalla parte medicea ed operò quale avversario del frate domenicano. Si pensa che per ricompensare l’ordine, Lorenzo il Magnifico abbia fatto costruire il monastero attinente la Chiesa di San Gallo. Nel maggio del 1497 il capitolo generale dell’ordine lo nominò priore generale ed egli preparò un coraggioso programma di riforme che verrà però stroncato prima dall’opposizione della congregazione lombarda poi dalla sua scomparsa. Infatti, Mariano morì il 14 dicembre 1498 a Sessa Aurunca durante una trasferta verso Napoli.
Papa Martino V
Martino V, nato Ottone (o Oddone) Colonna (Genazzano, 1368 – Roma, 20 febbraio 1431), fu il 206º Papa della Chiesa cattolica dal 1417 alla morte.
Fu eletto nel dal concilio di Costanza, che doveva risolvere lo scisma prodottosi all’interno della Chiesa a seguito del trasferimento della curia da Avignone a Roma. Figlio di Agapito Colonna signore di Genazzano e di Caterina Conti (a sua volta figlia di Giovanni Conti e di Margherita Colonna), Oddone nacque a Genazzano, “capitale” dello stato feudale paterno non lungi da Roma, in una data oscillante tra il 25 gennaio 1369 e il 25 gennaio 1370. Studiò, successivamente, all’Università di Perugia e, conclusi gli studi, divenne protonotario apostolico sotto papa Urbano VI. In virtù dei suoi successi, fu nominato il 12 giugno 1405 cardinale diacono di San Giorgio in Velabro da Innocenzo VII. Fu anche amministratore della sede suburbicaria di Palestrina dal 1401 al 1405 e per un breve periodo nel 1412.
Nell’estate del 1408 abbandonò Gregorio XII, dopo aver visto le mancate trattative tra il pontefice romano e quello avignonese. Avendo partecipato al 1409, Oddone Colonna, fu scomunicato da parte di Gregorio XII.
Ebbe sempre parte nell’attività conciliare durante l’elezione dei due papi dell’obbedienza “pisana” Alessandro V e Giovanni XXIII. A quest’ultimo, particolarmente, fu sempre fedele, anche durante le prime travagliate sessioni del Concilio di Costanza, fino alla sconsiderata fuga del papa pisano tra il 20 e il 21 marzo del 1415.
Cardinale Vincenzo Vannutelli
Vincenzo Vannutelli (Genazzano, 5 dicembre 1836 – Roma, 9 luglio 1930) è stato un cardinale italiano. Papa Leone XIII lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 23 giugno 1890. Fu vescovo di Palestrina dal 1900 al 1930. Morì il 9 luglio 1930 all’età di 93 anni.
Cardinale Serafino Vannutelli
Serafino Vannutelli (Genazzano, 26 novembre 1834 – Bologna, 19 agosto 1915) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.
Era fratello del cardinale Vincenzo Vannutelli. Nacque a Genazzano il 26 novembre 1834.
Si laureò a Roma in teologia, filosofia ed in utroque jure. Fu ordinato sacerdote a Roma il 22 dicembre 1860.
Nel 1869 venne consacrato arcivescovo e gli fu assegnata la sede titolare di Nicea e fu inviato come delegato apostolico in numerosi paesi dell’America latina.
Dal 1875 al 1880 fu nunzio apostolico in Belgio e dal 1880 al 1887, presso l’Impero Austro-Ungarico.
Papa Leone XIII lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 14 marzo 1887, con il titolo di Santa Sabina. Per alcuni mesi del 1893 fu arcivescovo di Bologna.
Nel 1893 divenne cardinale vescovo di Frascati e nello stesso anno venne nominato prefetto della Sacra Congregazione dell’Indice.
Nel 1903 optò per il titolo di cardinale vescovo di Porto e Santa Rufina.
Nel 1913 divenne decano del Sacro Collegio, carica che mantenne fino alla morte (gli successe in questa il fratello Vincenzo), per cui gli fu aggiunto il titolo di cardinale vescovo di Ostia, pur mantenendo quello di Porto e Santa Rufina.
Morì il 19 agosto 1915 all’età di 80 anni e fu sepolto nel Cimitero del Verano in Roma.
Tra i personaggi non nativi di Genazzano ma che comunque ne hanno molto caratterizzato la storia ricordiamo anche:
Prospero Colonna
(Lanuvio, 1452 – Milano, 1523)
Membro dell’antica famiglia nobiliare dei Colonna, nacque tra il 1440 e il 1460 a Civita Lavinia (l’attuale Lanuvio nei Castelli Romani) da Antonio, principe di Salerno marchese di Cotrone e signore dei feudi colonnesi in condominio con i fratelli, primogenito di Lorenzo Onofrio a sua volta fratello maggiore di papa Martino V, e forse da una Colonna di Palestrina, e fu cugino di Fabrizio Colonna. Prospero Colonna ebbe un importante ruolo prima nella Disfida di Barletta e pochi mesi dopo nella vittoria degli spagnoli alla Battaglia di Cerignola del 1503, nella quale la Spagna ottenne le chiavi della città di Napoli. Dopo la morte di Alessandro VI poté riappropriarsi di tutti i suoi possedimenti del Lazio, dopo di che ebbe un ruolo fondamentale nella Battaglia del Garigliano dove guidò la cavalleria leggera. Grazie alle sue vittorie militari, Prospero poté annettere ai suoi possedimenti i territori di Sperlonga, Itri, Ceccano e Sonnino, diventando un importante feudatario dell’Italia meridionale. La sua carriera militare venne stroncata da un improvviso calo della sua salute che lo portò alla morte nel 1523 presso l’Hôtel Clemenceau a Milano.
Giovanni Bracalone de Carlonibus
Meglio noto come Giovanni Brancaleone (Genazzano, … – Genazzano, 1525), è stato un condottiero italiano, uno dei 13 italiani che combatterono contro altrettanti francesi nella storica disfida di Barletta del 1503.
Di Giovanni Bracalone non si conoscono con precisione l’anno e il luogo di nascita, ma si suppone che sia nato a Genazzano, dove visse per molto tempo. Bracalone divenne cavaliere al servizio della famiglia Colonna. Combatté in Puglia contro i Francesi al seguito di Pompeo Colonna e fu tra i cavalieri che nel 1503 vennero scelti per la disfida di Barletta. Insieme a Giovanni Capoccio si recò al campo francese a portare il cartello di sfida. Nel 1512 partecipò alla battaglia di Ravenna al seguito di Fabrizio Colonna e nel 1515 partecipò alla battaglia di Villafranca Piemontese al seguito di Prospero Colonna. Come ricompensa dei suoi servizi ricevette in dono dai Colonna il feudo di Zancati e si ritirò a Genazzano dove morì.