Lettere D-E
Da bbeve il da bere.
Da magnane il mangiare, il cibo: portemece da magna’ e dda bbeve, uoi ce sse fa tardi!.
Dacce sotto darsi da fare.
Dafora di fuori, all’esterno.
Dammiggiana o Dammigiana damigiana.
Dane dare.
Dane l’acqua fare i trattamenti antiparassitari alle piante coltivate.
Dannataro persona che come si muove combina danni.
Dapettutto da per tutto, da tutte le parti.
Dapuó dopo, si pronuncia con la (o) chiusa.
Davero davvero (esclamazione di sorpresa).
De preposizione che indica indifferentemente sia di, sia de.
Debbuotto di botto, all’improvviso.
Delliggerine digerire: uoi nzò delligerito pe gnente!
Denanzi dinanzi, davanti.
Dendaruolo salvadanaio.
Depietto di petto.
Deppiù di più.
Derieto dietro.
Derimpetto di fronte, davanti.
Desotto di sotto.
Diaveli o Diavelo diavolo.
Diavolerio confusione, disordine, caos.
Dine o Ddi dire: ma che sta ddi? – che stai dicendo? Si rafforza con due (d) quando è interrogativo o esclamativo.
Disbosciato persona scapestrata.
Discore discorrere, parlare.
Dispero dispari.
Dispietto dispetto.
Ditera dita (antico termine).
Ditone pollice e alluce.
Domammatina domani mattina.
Doppodomani dopodomani.
Dormine dormire.
Dova o Doa due.
Drendo dentro.
Dumane domare, calmare.
Duormiritto dormi in piedi.
Ea andava: essa se ne ea sola! – lei se ne andava sola!
Ècchebbe eccovi.
Ècchece siamo qui, eccoci.
Ècchela eccola.
Ècchete eccoti.
Ècchi eccoli.
Ècchio eccolo.
Èddemo o Èddamo da tanto tempo, forma esclamativa: èddemò che so’ arivato! – è da molto che sono arrivato!
Eggusse eggusse ellaio frase dal significato sconosciuto, utilizzata un tempo dai ragazzi per prendere in giro altri ragazzi.
Èllera edera.
Èlleraro pianta rivestita di folta edera.
Èlli eccoli.
Èllio eccolo.
Ène è, eccomi, dimmi (modo di rispondere quando si veniva chiamati).
Enghito creatura meravigliosa creata dalla fantasia popolare, folletto dispettoso.
Enice endice, 1) falso uovo, quasi sempre in pietra bianca, che veniva lasciato nel nido delle galline, per stimolarle nel fare le uova, sempre nello stesso posto e non disperderle, 2) nel linguaggio colorito, quando si lascia, una piccola parte della pietanza nel piatto, si dice: che ssi lassato j’enice?
Eppuó e poi (si pronuncia con la o chiusa).
Erba de canneto per tale erba si intendevano le foglie delle canne, che venivano raccolte per alimentare gli animali, o per ricostruire artigianalmente il piano delle sedie.
Erba de pulenta con questo termine si indicavano le foglie delle piante del mais, che venivano raccolte per alimentare il bestiame.
Erbamura o Pelatana parietaria.
Erbetta prezzemolo.
Erto spesso.
Erzane alzare, sollevare.
Eschia varietà di quercia.
Èsse essere.
Èssece stiamo arrivando.
Èssela eccola.
Èssi eccoli.
Èssio eccolo.
Èsso ecco.
Èsso ssa ecco qua.
Ezziandio eslamazione usata un tempo dalle donne anziane, non più in uso.