Gli articoli determinativi


Gli articoli indeterminativi come li conosciamo dall’italiano nel nostro dialetto non esistono. La forma al femminile Una, è presente solo come ag­gettivo numerale, mentre del­la forma maschile Un non se ne trova traccia. Tali articoli in genazzanese, sono sostituiti da diverse particelle tronche che vengono utilizzate a seconda della espressione usata, (perché abbiamo diversi modi di espri­merci per dire la stessa cosa). Le particelle sono: N, No, Na e M.

La M, è la forma di articolo più atipica, e può venire usata, davanti alle parole che iniziano con le consonanti; P, B e M, fon­dendosi con esse. Per esempio le traduzioni: di – Un bicchie­re -, può essere No bbicchiere o Mbicchiere; di – Un mucchio – No mucchio o Mmucchio; di – Un arancio – No portocallo o Mportocallo; di – un paio – No paro, mparo o mparde…

N, Na e No, invece vengo­no usate in tutti gli altri casi ad esempio: -un cane- si traduce in, No cane o Ngane, – Un sec­chio – in No secchio o Nzecchio. Al femminile abbiamo solo Na, che si usa per – Una cagna – Na cane, – Una pala – Na pala, ecc…

Nei termini sopra abbiamo visto che quando usiamo la particella n, essa si lega nella pronuncia con la prima consonante della parola, obbligando un cambio di consonante, la c di cane diviene g e la s di secchio diventa z, questo scambio di consonante è una curiosa caratteristica del nostro dialetto molto più estesa dei casi riportati.