Aneddoti e curiosità

aneddoti

Nati da semplici situazioni comiche, raccontati e tramandati fino a diventare parte integrante della cultura genazzanese.


Niente aiuti

Un signore che abitava da molto tempo a Genazzano, ma di provenienza meridionale, aveva il vizio di tanto in tanto, forse sotto i fumi dell’alcool di dare qualche scappellotto alla sua signora, anch’essa meridionale.
Nella concitazione mentre lui alzava le mani, la moglie correva alla finestra e iniziava a gridare :” Aiuto, aiuto bona gente, aiuto”
Interveniva allora il marito che sempre alla finestra diceva :”faccio solooo!!!”.


L’ora legale
Avevano cambiato l’ora legale con quella solare. Mengazzini ,un pastore d’indole calmo e paziente, ma che a volte aveva attacchi d’ira, andava ogni giorno a pascolare le sue pecore. Chiese alla moglie: “Isolì, che ore sò?”
E Isolina rispondeva: “Sò le 3 ma sarìno le 4”
Un’altra volta Mengazzini chiedeva: “Isolì, che ore sò?”
E Isolina sempre rispondeva: “Sò le 10 ma sarìno le 11”
Un altro giorno ancora Mengazzini richiese alla moglie: “Isolì, che ore sò?”
Isolina rispose ancora: “Sò le 8 ma sarìno le 9”
La pazienza di Mengazzini ,messa a dura prova, era ormai al limite.
Afferrò il suo bastone, da cui non si separava mai, andò in casa e colpendo la sveglia sulla credenza disse: “E so le 3 ma sarìno le 4, e so le 4 ma sarìno le 5… ma che le pechera conosceno l’ora legale?”

I bruscolini
Passava spesso in paese un ambulante con un piccolo carrettino di legno urlando ai passanti: “Bruscolini!!! Bruscolini!!! Venite, 10 lire un pacchetto di bruscolini!!!”
Una bambina di nome Silvana curiosa e meravigliata ne voleva a tutti i costi un pacchetto . Corre dalla mamma e chiede se poteva prenderne uno.
Tutta trafelata e felice corre verso il carretto, l’ambulante le dà il pacchetto, un cartoccetto di carta stagnola e va via.
Silvana scarta e…delusa e stizzita corre dietro al carretto gridando all’ambulante: “Ah coso..ma che me si dato? I simi de cocozza?”

Subito dopo magnato
Peppino aveva chiesto a Luigi Pantella se gli avesse dato una mano a sistemare degli attrezzi. “Viè appena magnato” gli disse.
Era sera quando Luigi arrivò a casa di Peppino e questo tutto contrriato: “Mo arivi? …è de mo che te sto aspettà!!!”
Luigi Pantella con fare sornione e ridendo sotto i baffi come era solito fare rispose: “E io mo so finito de magnà!”