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Ricette locali: le ciambelle all’anice
Questo è uno di quei dolci che ha visto crescere intere generazioni con il suo gusto semplice ma buonissimo merenda perfetta per la scuola e non solo, ottimo spuntino, perfetto in sostituzione del pane e molto altro.Nel paese di Genazzano Le ciambelle all’anice oltre che a Genazzano sono state incontrate in paese ai confini del Lazio, Capistrello realizzate con la stessa ricetta ma un po’ più grandi. Curioso notare che da quel paese si racconta che i pellegrini venivano a piedi per la festa della Madonna del Buon Consiglio il giorno 8 settembre chissà se da questo possa essere derivato uno scambio culturale tra i due paesi. Tutti ricordano che…
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La madre de famia
Giuse’ è de maggio e se fa notte. Questa esclamazione racchiude forse tutta la personalità, la responsabilità e l’impegno delle donne di un tempo. Essa era un’esortazione che più di una moglie rivolgeva al marito, quando nel pomeriggio, in campagna, lui faceva più di qualche sosta per farsi un bicchiere e poi aretranchea vicino ajo fiasco per fare il bis e oltre. Tale esortazione era un invito a farlo bere di meno e a fargli riprendere il lavoro perché lei aveva fretta di rientrare in casa, dove aveva molto da fare. In più dimostra che la donna era sempre attenta e guardinga sia riguardo gli stravizzi del marito, sia verso…
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Il fascino della “spianatora”
Fino ai primi anni 50, i giovani di Genazzano non avevano ancora altra prospettiva di vita, se non quella di seguire la dura esperienza dei genitori. Il lavoro che facevano era a dir poco bestiale. In alcuni periodi zappavano il terreno dal lunedì al sabato compreso, e la domenica mattina si alzavano addirittura prima, per andare a fare quella che chiamavano la “mezza giornata pe jo sciupo”; perché i soldi guadagnati durante la settimana andavano alla famiglia, quelli della domenica mattina restavano a loro per le piccole spese. Nonostante la durezza della vita erano, come tutta la popolazione, molto socievoli; infatti in alcuni periodi stagionali quando dovevano lavorare il proprio…
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Influssi della luna
“Seminate le fave nel quindicesimo giorno della luna e coglietele avanti giorno, a luna nuova, e appena si sono seccate sull’aia, battetele, ventilatele e mettetele in granaio, in fretta, prima che la luna ricominci a crescere. Riposte così non subiranno danno dai vermi”. Così raccomandava Lucio Giunio Columella, in un suo testo, “L’arte dell’agricoltura”; vissuto nel primo secolo dopo Cristo, (al tempo di Nerone), quindi più di duemila anni fa. Già da allora qualunque attività agricola veniva regolata dalle fasi della luna. E tale pratica è rimasta intatta e attuale fino a pochi anni fa. Fino a quando i sistemi di conservazione delle derrate alimentari non si sono avvantaggiate dalle…
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Antichi e popolari sistemi di misura
Unità di misura, relative ad altezze, lunghezze e spesssore: Dito; circa 2,1 cm Du dita, o du ditera; (termine più antico), circa 4,2 cm Tre dita, o tre ditera; circa 6,3 cm Quattro dita, o quattro ditera; circa 8,4 cm Forco; circa 18 cm Sdaia; (palmo), circa 22cm Passo; circa 1 metro Il passo indica solo lunghezza e distanza. Passo sverdo; indica il modo di procedere con una certa velocità. Misure di capacità, e recipienti per liquidi: Bucaletta; (da ½ a ¾ di litro) Bucale; (da 1 a 2 litri) Fiasco; (litro e ¾) Cupelletta; (circa 1 litro e mezzo) Cupella; (da 2 a 5 litri) Barile; unità base di…