• Aneddoti e curiosità

    Nati da semplici situazioni comiche, raccontati e tramandati fino a diventare parte integrante della cultura genazzanese. Niente aiuti Un signore che abitava da molto tempo a Genazzano, ma di provenienza meridionale, aveva il vizio di tanto in tanto, forse sotto i fumi dell’alcool di dare qualche scappellotto alla sua signora, anch’essa meridionale. Nella concitazione mentre lui alzava le mani, la moglie correva alla finestra e iniziava a gridare :” Aiuto, aiuto bona gente, aiuto” Interveniva allora il marito che sempre alla finestra diceva :”faccio solooo!!!”. L’ora legale Avevano cambiato l’ora legale con quella solare. Mengazzini ,un pastore d’indole calmo e paziente, ma che a volte aveva attacchi d’ira, andava ogni…

  • I metodi di previsione del tempo

    ANTICHI METODI DI PREVISIONI DEL TEMPO di Antonio Panepuccia Quando non esistevano le previsioni metereologiche che conosciamo noi i nostri nonni utilizzavano sistemi di previsione escogitati dai loro antenati che si basavano sull’osservazione attenta e ripetuta di fenomeni naturali comprovati dalla lunga esperienza. Con tali previsioni regolavano i vari lavori in campagna e quindi la loro vita. Erano tempi difficili: c’era in gioco la sopravvivenza e niente veniva lasciato al caso. Una importante fonte di osservazione e di previsione, specialmente nelle stagioni autunnali invernali e primaverili, erano i venti (i vienti) e la loro direzione. Se il vento veniva da nord-est (vale a dire se zzoffieia o tirea da chella…

  • Museo del contadino

    L’idea di un piccolo museo contadino nasce dalla voglia di ricordare quell’antico mestiere che ha da sempre caratterizzato il paese di Genazzano. Un mestiere che racchiudeva in sè non solo l’idea del sostentamento ma anche tradizioni e conoscenze che oralmente venivano tramandate. Un tempo in cui gli oggetti erano realizzati a mano e ognuno poteva raccontare una storia. Un tempo in cui la terra era profondamente venerata e rispettata in ogni momento. Un grande ringraziamento a Gigi Manizzozza per le immagini e la disponibilità. Una volta non c’era “la giornata della Terra” ricordo però che essa veniva commemorata in ogni occasione dai nostri vecchi senza particolari cerimonie ma con semplici…

  • Commà comm’è? comm’è commà?

    Scenetta in dialetto genazzanese di Franco Giovannetti rappresentata nel 2004 in occasione dei festeggiamenti di “Brancaleone”. Personaggi: Ngelina, Giuanni, Carlo, Rosina, Carmela, Lorenzo, Principessa, Giggetto. NGELINA: (è indaffarata a sistemare la casa va avanti e indietro, guarda dalla finestra) Che jo pòzzeno ammazzà, isso e chi m’j’ha messo denanzi, è da maddomani a bonora che ss’èlacuoto, ma vidi s’arevè’. Co tutto chello che tiengo da fa uoi! Jo pòzzen’aggela’! Aqquanto voria sapè addo corbo s’è fermato! (si affaccia alla finestra) Quanto ce vo’ a ‘rivà abballe all’acquasanta? Ancora ‘ncantea jo vallo quand’è rescito!…Èh!! Ma quand’arevè’ te faccio vedé’… s’aqquanto s’è ficcato rentro a qua cantina jo storzo! GIUANNI: (entra) Bongiorno…

  • Ricette locali: le barachie

    Uno dei dolci tipi di Genazzano è la barachia (pron. barachìa) dolcetto di frolla ripieno di marmellata con una forma molto caratteristica. Come si preparano le barachie? Ecco la ricetta originale: du ova ntere e ntuorlo du etti e mmezzo de zucchero nètto e mezzo de strutto quattr’etti scarsi de farina na bella rattata de limò Mitti nzieme tutto e mmischia. La pasta tè da esse tennera no dura ca se tè da stenne co io stenneriello. Pia no bicchiere e facce le forme. A una ce mitti la marmellata,che tè da esse de prungancini eh e a chell’atra ce la mitti sopre e fa le barachie. Doppo le mitti…